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Antonino Cannavacciuolo si difende dalle accuse dei Nas: “Mai fregato i clienti”

Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo si difende dalle accuse di frode dei Nas, sostenendo la sua integrità come chef rinomato e amato dal pubblico.

Antonino Cannavacciuolo, noto chef e volto televisivo, si trova al centro di una controversia dopo una denuncia dei Nas per frode in commercio. Nonostante una multa salata, Cannavacciuolo ha difeso con fermezza la sua posizione, asserendo di non aver mai ingannato i propri clienti. La questione riguarda l’utilizzo di cibi surgelati, che secondo lo chef non erano destinati alla clientela. Questa vicenda ha visto l’intervento della Federazione Italiana Pubblici Esercizi in difesa dello chef, sostenendo che si tratti di un malinteso formale piuttosto che di una frode vera e propria.

Masterchef Giorgio Locatelli Antonino Cannavacciuolo Bruno Barbieri
Masterchef Giorgio Locatelli Antonino Cannavacciuolo Bruno Barbieri – dolciveloci.it

La denuncia dei Nas e le accuse a carico di Cannavacciuolo

Nel 2017, Antonino Cannavacciuolo è stato sottoposto a un controllo da parte dei Nas, i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, che ha portato a una denuncia per frode in commercio. La denuncia è stata estesa anche alla moglie di Cannavacciuolo, Cinzia Primatesta, e al direttore della ristorazione Giuseppe Savoia. I Nas hanno trovato cibi surgelati nei freezer del ristorante, ma Cannavacciuolo ha spiegato che questi alimenti erano destinati all’uso personale dello staff. “Quello che finisce sulla tavola dei nostri ospiti è sempre fresco”, ha dichiarato lo chef, evidenziando che il cibo buono viene congelato per evitare sprechi.

Le sanzioni e le spiegazioni dello chef

I Nas hanno imposto una multa di 1.500 euro a Cannavacciuolo per la mancata tracciabilità delle materie prime e per non aver segnalato correttamente nel menù i cibi surgelati. Sebbene questi fossero segnalati a fine menù, la legge richiede l’uso di un asterisco per ogni voce. Cannavacciuolo ha ammesso l’errore, ma ha sottolineato che il pesce surgelato era abbattuto secondo le normative. La denuncia, secondo lo chef, è “inammissibile” poiché non mirava a ingannare i clienti. Ha anche espresso frustrazione per le rigide applicazioni delle regole, che a suo avviso, possono sembrare eccessive.

Il sostegno della Federazione Italiana Pubblici Esercizi

La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha espresso il proprio sostegno a Cannavacciuolo, definendo l’accusa un “equivoco formale”. Secondo la federazione, “mettere alla pubblica berlina un professionista per un supposto asterisco mancante” è eccessivo, soprattutto nel periodo natalizio. La federazione sostiene che i controlli e le sanzioni sono essenziali per mantenere l’integrità nel settore della ristorazione, ma il caso di Cannavacciuolo non rientra tra le scorrettezze gravi. Questo episodio solleva domande sulle rigidità normative e sull’equilibrio tra controllo e flessibilità nel settore gastronomico.

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ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2025 10:33

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